La piscina lo sport e l’handicap.
La piscina lo sport e l’handicap. Più che mai attuale questo articolo che vogliamo riproporre per sensibilizzare l’opinione pubblica circa i benefici che dona lo sport a chi per nascita o malattia o altro, fa parte di quel mondo di persone speciali a cui tutti noi dobbiamo rispetto ed attenzione.
Nel corso degli ultimi anni sempre più persone con handicap, hanno intrapreso carriere sportive anche di alto livello. 
Dal punto di vista psicologico il divertimento e la competizione sono meno ghettizzanti del “normale” vivere il quotidiano nelle nostre città, assolutamente poco attente ai bisogni di chi non dovrebbe incontrare ovunque barriere architettoniche e non solo. Competere in una piscina, in uno stadio o in un campo di atletica favorisce la fiducia nelle proprie capacità e potenzialità. Fa parte della storia dello sport la vittoria della 22enne Nicole Orlando che è diventata campionessa di Atletica in diverse specialità riservate a sportivi con Sindrome di Down. Nicole ha vinto quattro titoli dopo i primi due giorni, battendo il record nella gara di triathlon. Ha aggiunto poi la medaglia d’argento nei 200 metri, gara colorata d’azzurro visto che è salita sul podio più alto un’altra italiana, Sara Spanu, seguita subito dopo da Nicole.
Restando nel nostro settore non smetteremo mai di elencare i molteplici benefici che porta lo stare immersi nell’acqua per coloro che purtroppo hanno problemi psico-fisici. Oggi, grazie alle nuove leggi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, capita spesso di incontrare dei disabili in piscina. L’acqua diventa un habitat preferenziale per queste persone che soprattutto se reduci da incidenti, ritrovano libertà di movimento e un’autonomia che la quasi totale assenza di gravità permette: “l’acqua è un mondo senza barriere dove ci si sposta “volando” e ritrovi la tua libertà”
Per gli amministratori delle nostre città dovrebbe essere un obbligo prioritario quello di realizzare impianti dove persone meno fortunate possono trovare momenti di felicità, in più basta veramente poco per adeguare un impianto anche già esistente alle esigenze di un disabile: facilitare l’ingresso in piscina con scivoli o sollevatori comporta un impegno minimo nella realizzazione delle opere e contenuto nella spesa.
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